domenica 2 agosto 2015

Melanzane ripiene e fresco Rosato



La melanzana, originaria dell'India, viene introdotta dagli Arabi all'inizio del IV secolo e quindi non ha un nome latino o greco. Gli Arabi chiamano la melanzana badingian e in Italia venne inizialmente chiamata petonciana o petonciano o anchepetronciano. Per evitare fraintendimenti sulle sue proprietà, la prima parte del nome venne opportunamente mutata in mela(ovvero frutto per antonomasia) dando così origine al termine melangiana e poi melanzana. Il nome melanzana, in particolare, veniva popolarmente interpretato anche come mela non sana, proprio perché non è commestibile da cruda. Dalla forma araba con l'articolo (al-badingian) derivano invece la forma catalana (alberginia) e francese (aubergine).

 Il petonciano o melanzana è un ortaggio da non disprezzarsi per la ragione che non è né ventoso, né indigesto” -  Pellegrino Artusi.

Comunque sia noi la chiamiamo Melanzana ripiena. Ci sono ricette calabresi, liguri e di altre parti d’Italia, l’enogastronomia propone le ormai famosissime “Melanzane ripiene alla Povero”.
Accompagnate come sempre da un ottimo vino, in estate cosa megli odi un Rosato servito fresco?  Ottimo il:

KREOS
Kreos Negroamaro Rosato Salento IGT Castello Monaci.

Da Eos, figura della mitologia greca, dea dell’aurora. Sorella di Elio (il sole) e di Selene (la luna). Ogni mattina la dea piangeva inconsolabilmente la morte del proprio figlio, ucciso da Achille durante l’assedio di Troia, e le sue lacrime formarono la rugiada. Omero la chiamò la dea dalle dita rosate per l’effetto che si vede nel cielo all’alba.
Ottenuto dal 100% di uve Negroamaro, raccolte nelle primissime ore del mattino e subito portate in cantina dove vengono sottoposte a pigiatura soffice. Da un brevissimo contatto tra le bucce ed il mosto, ne nasce un vino dal colore rosa brillante, con profumi floreali e fruttati ed un sapore pieno ed elegante, con un leggero fondo fruttato che si sofferma in bocca.