mercoledì 12 agosto 2015
domenica 2 agosto 2015
Melanzane ripiene e fresco Rosato
La melanzana, originaria
dell'India, viene introdotta dagli Arabi all'inizio del IV secolo e quindi non ha un nome latino o greco. Gli Arabi
chiamano la melanzana badingian e in Italia venne inizialmente chiamata petonciana o petonciano o
anchepetronciano. Per
evitare fraintendimenti sulle sue proprietà, la prima parte del nome
venne opportunamente mutata in mela(ovvero frutto per antonomasia) dando così origine
al termine melangiana e
poi melanzana. Il nome melanzana, in particolare, veniva popolarmente
interpretato anche come mela non sana, proprio perché non è commestibile da cruda.
Dalla forma araba con l'articolo (al-badingian) derivano invece la forma catalana (alberginia) e
francese (aubergine).
“Il petonciano o melanzana è un ortaggio da non
disprezzarsi per la ragione che non è né ventoso, né indigesto” - Pellegrino Artusi.
Comunque sia noi la chiamiamo Melanzana ripiena. Ci sono ricette
calabresi, liguri e di altre parti d’Italia, l’enogastronomia propone le ormai
famosissime “Melanzane ripiene alla Povero”.
Accompagnate come sempre da un ottimo vino, in estate cosa megli odi un
Rosato servito fresco? Ottimo il:
KREOS
Kreos Negroamaro Rosato Salento IGT Castello Monaci.
Da Eos, figura della mitologia greca, dea dell’aurora.
Sorella di Elio (il sole) e di Selene (la luna). Ogni mattina la dea piangeva
inconsolabilmente la morte del proprio figlio, ucciso da Achille durante
l’assedio di Troia, e le sue lacrime formarono la rugiada. Omero la chiamò la
dea dalle dita rosate per l’effetto che si vede nel cielo all’alba.
Ottenuto dal 100% di uve Negroamaro, raccolte nelle
primissime ore del mattino e subito portate in cantina dove vengono sottoposte
a pigiatura soffice. Da un brevissimo contatto tra le bucce ed il mosto, ne
nasce un vino dal colore rosa brillante, con profumi floreali e fruttati ed un
sapore pieno ed elegante, con un leggero fondo fruttato che si sofferma in
bocca.
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