BAROLO CERETTO

Comune: La Morra (Cn)
Varietà: 100% Nebbiolo da selezione Massale
Ettari: 5,2 in proprietà
Formazione geologica: Marne di Sant’Agata
Altimetria: 230\400 mt.
Sabbia grossa: 3,5%
Sabbia fine: 20,7%
Particolarità: terreno ricco di magnesio
Anno d’impianto: 1974
Primo anno di produzione: 1978
Vinificazione: la fermentazione, indotta da lieviti indigeni, avviene a cappello emerso in vasche d’acciaio e si esaurisce in 15 gg. Ulteriori 15 gg. Di macerazione, il tutto a controllo temperatura (dicembre) il vino viene trasferito in fusti di rovere francese per 12 mesi (50% nuove, 50% con un passaggio) altri 12 mesi in botti da 25 hl.
Vino: Vellutato, delicatamente profumato con sentori di rosa e viola, di grande complessità aromatica. Può essere apprezzato dopo pochi mesi in bottiglia, ma continuerà a migliorare per 15\20 anni.
Abbinamenti: Il Barolo trova il giusto abbinamento con arrosti di carne rossa, brasati, cacciagione, selvaggina, cibi con tartufo, formaggi stagionati. Ideale come vino da meditazione. Ricetta consigliata: brasato al barolo.
Le Langhe del Barolo sono una piccola striscia di terra che si estende a sud del Piemonte, il cui polo culturale è il paese di Barolo, luogo d’origine del “re dei vini”; il paesaggio collinare è un susseguirsi di dolci pendii, coltivati a vite, i cui filari disegnano rigorose geometrie. Nate per emersione dal mare padano durante l’epoca terziaria langhiana, le colline della Langa hanno un’etimologia incerta: il termine langa, infatti, potrebbe derivare da “landa”, terra incolta, o può significare lingua di terra (“languae”).
Sulle cime delle colline di Langa sono arroccati numerosi castelli e fortezze medievali, quali i castelli di Serralunga; di Barolo, dimora dei Falletti a partire dal 1325; di Roddi; di Castiglione Falletto; di Grinzane Cavour, già residenza dello statista e produttore di vini Camillo Benso, conte di Cavour.
Solitario e malinconico si erge il Castello della Volta, maniero sito in posizione strategica, sulla strada che porta a Barolo. Fortilizio di età romana, la cui struttura architettonica risale al ‘500, sarà il luogo di villeggiatura dell’ultima marchesa di Barolo, ma alla sua morte cade in degrado. Il suo nome è legato a un tragico avvenimento, il crollo nel 1307 della volta del pavimento del salone, evento avvolto dal mistero di una diabolica maledizione. (fonte: La Morra)
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