Vincenzo Stella nacque nel 1861, all'età di vent'anni iniziò la sua attività di dolciario. Dopo di lui ben quattro generazioni hanno portato avanti la sua passione e il suo lavoro. Una sola cosa è rimasta invariata nel tempo: le ricette. Copeta, mustaccioli ed altre delizie accompagnano la famiglia Stella e il bisnipote Vincenzo che ne porta avanti l'attività.
La Copeta (o Cupeta) è un dolce tipico della Calabria, della Puglia e della Sicilia. Ma è presente con alcune varianti in altre zone d'Italia, citiamo il mandorlato veneto.
A base di Mandorle, miele, zucchero, in alcuni casi sesamo, prende il nome dall'arabo qubbayt (conserva dolce). Nato come un dolce natalizio, ora è presente in ogni stagione, soprattutto in estate nelle mille sagre e fiere.
Marco propone la mirabolante COPETA STELLA accompagnata da un Passito di Cantele.
VITIGNO : 100% Fiano.
ZONA DI PRODUZIONE : Manduria, Pulsano (TA).
FORMAZIONE : Cordone speronato addestrato (4.500 piante per ettaro).
VENDEMMIA : Seconda metà di settembre con un po 'vendemmia tardiva.
VINIFICAZIONE : Le uve vengono raccolte in cassette di piccole dimensioni che vengono poi utilizzati per fare essiccare l'uva in un unico stack in un loft coperto con controllo della temperatura e dell'umidità. Dopo circa 2 mesi, le uve vengono pressate per ottenere un denso, dolce mosto che fermenta lentamente per qualche settimana, prima in serbatoi di acciaio inox e poi in barriques e tonneaux.
INVECCHIAMENTO : Almeno 2 anni in botte e poi in acciaio inox e bottiglia
INVECCHIAMENTO POTENZIALE : Questo è un vino molto particolare, che continuerà ad evolversi nel tempo e premiare l'amante paziente vino.
COLORE : oro brillante con sole, nuance luminose
PROFUMO : Molto intenso, come se fosse prodotta in un alveare ricco di aromi floreali e di frutta. Miele di acacia e mela Cane. Fiori d'arancio e bergamotto.
SAPORE : Al palato questo vino rivela infiniti strati di sensazioni delicate, lisce, con equilibrio perfetto tra la sua freschezza e carattere aromatico. La dolcezza di questo vino al palato ricorda un po 'di "baci desiderati, ma non avete mai osato dare ..."
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